About Me

About me

“Era una calda mattina del lontano Aprile del 1990, quando una bambina di appena tre anni dai copiosi riccioli biondi, osservando la sua mamma che si truccava per uscire, decise risoluta di imitarla…
Scorse nel giardino di casa un barattolo di vernice e approfittando dell’assenza del papà, si dipinse il visetto, gli occhi, la bocca e i vestitini. Soddisfatta del risultato si recò, desiderosa di approvazione, dalla mamma che, in un primo momento, le chiese dove si fosse procurata tutto quel rossetto ma poi capì che era l’odore di qualcos’altro! Sentore di vernice fresca con cui muovevo i primi passi d’artista, quelli forse più liberi e genuini.
Questo aneddoto rappresenta uno dei primi segnali che nel corso della mia maturità si sarebbe tramuto in varie chiavi di lettura: l’amore per i colori, l’arte, la creatività, l’estro e la fantasia.
Io sono stata la prima tela di me stessa.”

Da questa premessa inizia la mia vita artistica.

Mi chiamo Elisabetta Giulianelli sono illustratrice romana, classe 1987, dopo aver conseguito la laurea in Industrial design, ho lavorato per anni come grafica accorgendomi che svolgere solo questa professione, prettamente tecnologica talvolta poco creativa e fredda, stava pian piano spegnendo il mio estro robotizzandomi. Meditai sul mio futuro in toto, non mi vedevo ore davanti al pc. Decisi così, di tornare alle mie origini: il disegno e la pittura tradizionali.
L ‘ammirazione per la natura in ogni sua forma, questa meraviglia ormai deturpata da colui che dovrebbe esserne il custode, mi ha portata a onorare la sua sacralità attraverso la mia Arte. Mi definisco un’artivista: atraverso le mie illustrazioni veicolo messaggi etici, cercando così di risvegliare le coscienze di grandi e piccoli. Tra una pennellata e l’altra dipingo ciò che mi detta il cuore, talvolta esprimendo dolcezza, talvolta ciò che può turbare purché si accenda una spia nella mente dello spettatore. Ho iniziato la mia battaglia artistica con gli Anima-li, considerati gli ultimi degli ultimi, coloro che non hanno voce, per poi giungere ai diritti umani.

Buona visione!